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Cos'è la terapia Manuale osteopatica ?

L’Osteopatia è un sistema consolidato di assistenza alla salute che si basa sul contatto manuale per la valutazione, la diagnosi ed il trattamento della persona.

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Si tratta di una terapia manuale, complementare alla medicina classica, incentrata sulla salute della persona piuttosto che sulla malattia; si avvale di un approccio causale e non sintomatico (spesso infatti la causa del dolore trova la sua locazione lontano dalla zona dolorosa), ricercando le alterazioni funzionali del corpo che portano al manifestarsi di segni e sintomi che possono poi sfociare in dolori di vario genere.

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L’Osteopatia, o Medicina Osteopatica, è nata alla fine dell’Ottocento negli Stati Uniti d’America e si è diffusa nei primi anni del Novecento in Europa, in particolare in Francia e Inghilterra, dove è da tempo una medicina affermata.

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Le tecniche manuali consistono in una grande serie di interventi passivi dove il fisioterapista utilizza le sue mani per gestire movimenti precisi volti a modulare il dolore, aumentare la gamma di movimenti articolari, ridurre o eliminare l'edema del tessuto connettivo, indurre il rilassamento, migliorare l'estensibilità del tessuto contrattile e non contrattile e migliorare la funzionalità polmonare o viscerale. Questi interventi implicano variabilità nelle tecniche e nei gradi di applicazione delle forze.

 

 

Ci sono tre modi per poter dire che la terapia manuale è efficace, tenendo conto dei suoi effetti biomeccanici, neurofisiologici e neuropsicologici.

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_Quando parliamo di cambiamenti biomeccanici ci riferiamo a quelli che causano un miglioramento nella limitazione della mobilità. Possiamo anche osservare cambiamenti nella gamma di movimento delle articolazioni.

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_Contiamo inoltre su un altro meccanismo di azione per il miglioramento del paziente quando si applica la Terapia Manuale: gli effetti neurofisiologici.

 

Tra questi effetti il più importante è l'ipoalgesia locale (diminuzione della sensibilità al dolore) ma anche l'azione sul Sistema nervoso simpatico e parasimpatico (cambiamenti nel sistema nervoso simpatico: flusso sanguigno, temperatura, sudorazione ...), la diminuzione della percezione del dolore nel sistema nervoso centrale a fronte di uno stimolo doloroso ripetuto, il cambiamento nei mediatori infiammatori periferici, e il miglioramento dell'esperienza dolorosa in diverse aree del SNC.

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_In fine, ci sono i cambiamenti neuropsicologici: miglioramenti dello stato emotivo conseguenti alla riduzione dei sintomi e la variazione positiva delle aspettative del paziente.

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